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Finitura alla Gommalacca Featured

IMG 0543In questo articolo, promesso tempo fa e solo ora completato, presenteremo un metodo molto semplice per finire i vostri strumenti. Una finitura che non solo permette di ottenere risultati visivamente molto gradevoli, ma che permetterà al legno di mantenere intatte le doti di elasticità e di risposta sonora alle vibrazioni, senza alterarle o senza chiuderle in un sarcofago di vernice. La Gommalacca e’ sicuramente uno dei metodi più naturali e semplici per completare uno strumento e sicuramente uno di quelli meno pericolosi per la vostra salute.

Ultimo punto a favore di questo metodo per proteggere i legni dei vostri strumenti e’ quello di essere una soluzione che offre una buona protezione ad un costo veramente irrisorio e senza la necessità di particolari utensili o attrezzi.

 

Prima di tutto, una raccomandazione importante: la gommalacca è ottima per strumenti che prevedono una finitura naturale.

Sconsiglio vivamente di usarla per finiture solide o con colori ben precisi: la gommalacca non è trasparente ma colora i legni di un caratteristico colore giallo leggermente ambrato. Sarà impossibile ottenere perfettamente il colore desiderato in presenza della gommalacca.

 

IMG 0493Materiale occorrente:

- un etto di gommalacca a scaglie (di solito si compra in quantità modiche… per essere molto espliciti, ci metterete un sacco prima di consumare 5 euro di gommalacca);

- alcohol 99% (va bene anche quello puro al 94%, in caso)

- una bilancia

- un contenitore da usare per pesare i prodotti

- un contenitore in cui mescolarsi prodotti (deve essere un qualcosa eventualmente eliminabile senza grossi patemi. Io, per fare un esempio, ho usato una bottiglia di plastica tagliata)

- 4 contenitori in cui conservare il prodotto finito (io uso i vasetti vuoti di conserve o di prodotti sottaceto. Vi consiglio di sceglierli in modo che abbiano la bocca il più larga possibile. Il meglio sono quelli per i prodotti sottaceto da 200 gr, molto bassi e larghi);

- delle bacchette da usare per mescolare il prodotto (anche in questo caso deve essere un prodotto eventualmente eliminabile);

- un imbuto;

- una calza di nylon da donna;

- un tampone oppure uno straccio di lana (va bene una vecchia canottiera di lana. Basta un quadretto di 15-20cm di lato) ed uno di cotone (va bene una vecchia maglietta od un quadretto di tessuto di cotone di 15-20cm di lato);

- olio di vasellina;

- guanti in lattice.

 

Preparazione della gommalacca20 (G20):

Una volta preparati tutti i materiali, iniziamo a lavorare a preparare la Gommalacca necessaria per poter lavorare.

Il primo passo e’ quello di creare la Gommalacca20, o G20 che dir si voglia… per G20 si intende della gommalacca concentrata al 20% e sciolta in alcohol puro.

 

IMG 0500Pesate quindi 160 grammi di alcohol puro e mettetelo in un contenitore. Una volta fatto questo, pesate 40 grammi di gommalacca a scaglie. Cominciate ad inserire nella bottiglia di plastica tagliata l’alcohol ed aggiungete a poco a poco la gommalacca. Mescolate in continuazione, in modo da evitare che si formino grumi o che si compatti (altrimenti si rischia che ci metta più tempo per sciogliersi). Fate questo per almeno un 5 minuti e poi lasciate che l’alcohol sciolga per bene la gommalacca. Di tanto in tanto mescolate, sempre per evitare che si formino grumi in fondo.

Passati almeno 15-20 minuti noterete che le scaglie si son quasi completamente sciolte ed invece dei componenti iniziali avete ora un liquido marrone. Mescolate e fate in modo che il prodotto risulti uniforme e senza residui solidi.

 

Mentre aspettate prendete la calza di nylon ed infilatela sopra l’imbuto. Dovra’ essere buttata al termine dell’operazione, quindi usatene una rotta (evitando che gli strappi siano proprio sulla bocca dell’imbuto).

 

Quando all’interno della bottiglia tagliata la gommalacca sarà completamente disciolta, potete versarla nel vasetto dove la conserverete, usando l’imbuto e soprattutto la calza di nylon come filtro per evitare che eventuali residui rovinino il prodotto ottenuto. 

 

Chiudere il vasetto e marchiarlo come “G20”.

 

IMG 0501Quando lavorate la gommalacca indossate sempre dei guanti in lattice. Non vi consiglio questo in funzione di particolari rischi per la salute, ma semplicemente perché da pulire questo prodotto può essere abbastanza rognoso.

 

 

 

Preparazione della Gommalacca10 (G10):

La procedura da seguire è quella appena descritta per la G20. L’unica differenza e’ che stavolta dovrete disciogliere 20 grammi di gommalacca a scaglie in 180 grammi di alcohol puro.

 

Preparazione della Gommalacca5 (G5):

La procedura da seguire è quella appena descritta per la G20. L’unica differenza e’ che stavolta dovrete disciogliere 10 grammi di gommalacca a scaglie in 190 grammi di alcohol puro.

 

Preparazione della Gommalacca2 (G2):

La procedura da seguire è quella appena descritta per la G20. L’unica differenza e’ che stavolta dovrete disciogliere 4 grammi di gommalacca a scaglie in 196 grammi di alcohol puro.

 

 

Stesura della gommalacca

Una volta completata la preparazione di tutti i prodotti, possiamo iniziare a pianificare la finitura dello strumento.

I legni devono essere finemente carteggiati. Se necessario dare l’impregnante e, nel caso di legni a poro aperto, dare il turapori nitro secondo le modalità già descritte nella prima parte della guida per la finitura alla nitro di uno strumento musicale.

 

IMG 0504Preparare la zona di lavoro, eventualmente coprendola con uno strato protettivo (io usavo una vecchia tovaglia cerata). Dovete lavorare in un ambiente abbastanza caldo ed asciutto (l’umidità potrebbe rovinare il risultato finale). Stesse caratteristiche devono essere presenti nel luogo deputato all’asciugatura.

 

Indossate i guanti di lattice, ed aprite il vasetto di G20. Fate una pallina con lo straccio di lana ed imbevetelo di gommalacca, strizzandolo (non deve gocciolare). Chiudetelo poi all’interno dello straccio di cotone: avrete pronto il vostro tampone. Prima di usarlo, bagnatelo con un paio di gocce di olio di vaselina, in modo da migliorarne lo scorrimento (e’ fondamentale che il tampone scorra bene e senza fermarsi!!!).

 

Ora passate il tampone su tutte le parti del legno, seguendo nell’ordine questa progressione:

- una prima mano seguendo la direzione delle venature del legno;

- una seconda mano disegnando dei cerchi;

- una terza mano disegnando degli otto;

- una quarta mano disegnando delle U;

 

Le mani devono essere date senza soluzione di continuità e magari ripetendo l’operazione più volte (io di solito ripeto tutti i passaggi almeno 3 volte su ogni parte del legno). Bisogna lavorare in maniera abbastanza rapida, in modo da evitare aloni o segni del tampone. E’ fondamentale CHE IL TAMPONE NON SI FERMI MAI in un punto: l’alcohol brucerebbe il legno! Continuate quindi a muovervi. 

In prossimità dei bordi usate molto il polso in modo da evitare che si formino dei grumi. 

 

Per capire come lavorare e soprattutto come usare il polso, vi consiglio di visionare questo video: https://www.youtube.com/watch?v=03mj7oCBwyk

 

Se per caso sbaviate o vi cada un po’ di gommalacca liquida direttamente sul legno, passate subito col tampone per stenderla ed evitare che rimanga un qualche segno o alone.

 

IMG 0506Durante il lavoro potreste osservare delle leggere scie che scompaiono in pochi istanti. Non preoccupatevi o allarmatevi, e’ l’alcohol che evapora. Significa che state facendo bene il lavoro.

 

Una volta completata la stesura, lasciate riposare per circa il corpo, ponendolo in un luogo asciutto e possibilmente abbastanza caldo.

 

Dopo circa 48 ore rieseguite le stesse operazioni, sempre usando la G20.

 

Dopo altre 48 ore eseguite nuovamente quanto riportato, ma stavolta usando la G10.

 

Dopo altre 48 ore date una nuova mano di G10.

 

Passate ulteriori 48 ore date una mano (seguendo sempre la stessa procedura) di G5.

 

Dopo altre 48 ore di riposo, il corpo sarà pronto per ricevere l’ultima mano di gommalacca, stavolta usando la G2.

 

Lasciate che il tutto riposi qualche giorno (io lascio 5 giorni a riposare lo strumento) e poi carteggiate il tutto con della carta da carrozziere molto fine (in modo da evitare di eliminare del tutto la finitura… basta semplicemente renderla liscia). Completare il tutto passando più volte sulla superficie dello strumento con un tampone imbevuto di alcohol, fino ad ottenere il grado di lucentezza desiderato.

 

Il corpo è ora pronto per essere nutrito e cerato usando un mix di cera di carnauba e cera d’api e quindi montato sul vostro strumento. 

 

Prima di salutarvi, vorrei ribadire un concetto: la finitura alla gommalacca è ottima per strumenti che si vuole siano color naturale o comunque una finitura trasparente tendente al giallo-giallo ambra. In tutti gli altri casi mi sento di sconsigliare questa scelta.

Per capire meglio cosa intenda, riporto due fotografie dello stesso strumento: nella prima immagine, quella a sinistra, la chitarra è stata finita a nitro trasparente lucida. In seguito ho deciso di eliminare tale finitura e passare ad una a gommalacca (immagine a destra).

IMG 0010IMG 0543

In entrambi i casi non è stato dato alcun colorante: il risultato che vedete è quello provocato dalla sola finitura ed è evidente come la gommalacca tenda a modificare decisamente il colore.

Tenete conto di questo prima di avventurarvi in questo tipo di finitura!!!

 

referenze:

http://www.antichitabelsito.it/lucidatura.htm

https://www.youtube.com/watch?v=03mj7oCBwyk

Comments   

#1 lele 2017-01-10 00:30
Complimenti...visto il tuo articolo pensavo proprio di fare la stesa cos acon la telecaster fender che mi sto costruendo. Mi piacerebbe vedere altre foto della chitarra colorata con gommalacca...E' proprio il risultato che vorrei , un ambrato non troppo marcato !!!!!grazie per l'articolo.
lele

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